LIMBO è un manifesto visivo e materico della filosofia di Canto Primo.
Il Limbo nella Divina Commedia è un non-luogo, “uno spazio sospeso dove le anime esistono senza sofferenza fisica”, ma immerse in una malinconia senza fine.
Esistono e basta.
È uno stato di privazione, un'attesa eterna senza promessa di riscatto. Il Limbo è uno stato di dormiveglia. Non c’è dolore, non c’è tormento, ma nemmeno vita. È un’esistenza
sospesa, dove tutto scorre in un tempo immobile. Siamo svegli, ma non desti.
E se il Limbo non fosse solo un aldilà,
ma anche un modo di stare al mondo?
Oggi si dorme ad occhi aperti.
Il peso della routine, il conforto delle abitudini, il flusso continuo di immagini e parole che ci attraversano senza lasciare traccia. Esistere senza scegliere, senza
chiedersi dove si sta andando.
Dante ne è uscito perché qualcuno lo ha chiamato. E noi?